E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volò via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient'altro,
è forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno.
Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potro' trattenerli con una stretta piu' salda?
O Dio! Mai potrò salvarne
almeno uno, dall'onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno?
se è tutto un sogno...forse ci sono alcuni sogni che è meglio muoiano prima di farci troppo male.
RispondiEliminasaluti
se ti piace edgar allan poe, ascolta l' album "the raven" di lou reed....como me gusta edgar!!!!!!
RispondiEliminaEdgar è fra i miei scrittori preferiti, da sempre... e questa una delle sue poesie più belle, insieme ad Annabel Lee.
RispondiEliminaUn sogno dentro un sogno, probabile...
Ciao Mony, un abbraccio!!!